La NASA deorbiterà la stazione spaziale internazionale, ecco come

La Stazione Spaziale Internazionale (ISS), dopo decenni di servizio e centinaia di missioni, si prepara per la sua ultima discesa. Questo colosso, che è stato assemblato pezzo per pezzo nel corso di numerose missioni delle navette spaziali americane e dei razzi russi, arriva all’apogeo della sua missione scientifica e tecnologica. Con più di 270 visitatori nel corso degli ultimi 25 anni, l’ISS non è solo una testimonianza dell’ingegneria umana ma anche un simbolo della cooperazione internazionale nello spazio. Tuttavia, di fronte alle sfide poste dall’età e dai costi operativi, la NASA ha preso una decisione cruciale per il suo futuro. Esploreremo come l’agenzia spaziale americana intende riportare l’ISS sulla Terra in modo controllato, segnando così la fine di un’epoca e l’inizio di una nuova era nella conquista spaziale.

La decisione di pensionamento dell’ISS

Di fronte agli elevati costi e all’obsolescenza tecnologica, la NASA ha programmato per il 2030 la fine dell’utilizzo dell’ISS. Diverse proposte sono state esaminate per determinare il futuro di questa stazione orbitale, incluso il suo spostamento verso un’orbita più distante. Tuttavia, questa opzione avrebbe comportato costi aggiuntivi significativi e richiesto una manutenzione continua, rendendo la soluzione poco pratica. Infine, è stata presa la decisione di deorbitare l’ISS in modo controllato, presentandosi come l’unica alternativa realizzabile per garantire una fine sicura e controllata della stazione.

Il processo di deorbitazione controllata

La deorbitazione controllata dell’ISS è pianificata con precisione per minimizzare i rischi per la sicurezza terrestre. A tal fine, la NASA utilizzerà una versione appositamente adattata del veicolo spaziale SpaceX Dragon. Questo veicolo sarà equipaggiato con potenti propulsori destinati a ridurre gradualmente l’altitudine dell’ISS. Questo passaggio cruciale permetterà di controllare con esattezza il momento e il luogo del suo rientro nell’atmosfera terrestre, dove si consumerà principalmente a causa dell’intensa frizione. Tuttavia, alcuni componenti più resistenti, come le travi metalliche, sono previsti per raggiungere l’oceano Pacifico meridionale, evitando così qualsiasi danno alle zone abitate.

Le prospettive future della NASA

Dopo la messa fuori servizio dell’ISS, la NASA guarda già al futuro con lo sviluppo del progetto Gateway, una nuova stazione spaziale che sarà posizionata in orbita lunare. Questo progetto ambizioso non significa tuttavia una sostituzione diretta dell’ISS ma apre la strada a una nuova generazione di stazioni spaziali. In collaborazione con entità private, la NASA prevede anche di lanciare diverse piccole stazioni che serviranno sia per le ricerche scientifiche che per il turismo spaziale, promettendo nuove vie per l’esplorazione spaziale e gli studi medici.

Così, anche se la deorbitazione dell’ISS segna la fine di un’era, rappresenta anche un passo avanti verso innovazioni future e collaborazioni estese nel campo spaziale. Con il progetto Gateway e altre iniziative, la NASA continua a svolgere un ruolo di primo piano nell’espansione dei nostri confini oltre la Terra.

Foto dell'autore
Circa l'autore, Francesco Branduardi
Pagina iniziale » Notizie » La NASA deorbiterà la stazione spaziale internazionale, ecco come